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Cosa si fa quando è finito lo spettacolo pirotecnico?

Piano, piano le barche si muovono verso levante e quindi verso il Lido e, come d'usanza, aspettano che sorga l'alba in spiaggia. Di questo ne vengono avvantaggiate le piccole barche veneziane che si possono tirare in secca da qualche parte.

Alla Giudecca

Alla Giudecca lo spettacolo si vede benissimo. Ma mentre a S. Marco ci sono i foresti alla Giudecca ci sono i veneziani. Già 4 giorni prima della serata clou si cominciano a selezionare minuziosamente le zone in cui le famiglie si siederanno all'aperto a a mangiare. In riva verranno messi dei tavoli dove si mangerà e si si berrà molto. Assieme alle famiglie sedute ai tavoli ci sono le barche dei turisti ormeggiate vicino alla riva creando una tavolata unica tra terra e mare. Il clima è dei più accesi, vuoi perché c'é molta confusione o perché qualcuno ha la barca troppo alta e oscura quelli seduti in riva. Scene degne di uno spettacolo del Goldoni avvengono ogni 5 minuti. I pescatori di Chioggia sono i più pittoreschi: vivendo da sempre in barca hanno tutto l'occorrente per cucinare e quindi tavoli e cucine che di norma creano molto fumo e molta puzza. Alla fine tutto risulta una grande festa senza incidenti.

Ogni terza domenica di luglio 

Il tempio del Redentore è un'opera progettata da Andrea Palladio voluta dal doge Sebastiano Venier e compagnia come promessa al Signore perché facesse terminare la peste che imperversava nella seconda metà del '500. Veniva quindi costruita la bella chiesa del Redentore alla Giudecca. Feste e balli per l'inaugurazione e processione con un ponte di barche da S. Marco e la chiesa la terza domenica di luglio di ogni anno a venire.

La festa del "Redentor" è la più grande e celebrata festa dei veneziani. Redentore per i Veneziani vuol dire: mangiare saor (vedere ricetta a destra), vedere i fuochi d'artificio e attraversare il canale della Giudecca camminando sui pontoni galleggianti messi apposta dal Comune.

Si inizia con l'addobbare la propria barca con frasche e luci molto pittoresche e kitsch, si sta tutto il giorno sotto il sole (se c'é) a bere vino e a mangiare angurie, saor, riso freddo, fagioli con molta cipolla, bovoeti con molto aglio e a bere ancora vino fino a che finalmente iniziano i fuochi artificiali.

I giovani non hanno la barca addobbata ma piena zeppa di belle ragazze. Dribblano le altre barche con maestria fino a quando qualche barca della polizia non gli intima di fermarsi e di stare fermi al loro posto.

I veneziani che non hanno la barca si appostano in riva degli Schiavoni e nel molo di S. Marco assieme ai turisti o, se sono fortunati, sopra le terrazze o altane.

 

Programma della festa del Redentore 2007


Ricetta delle "Sardee in saor"

In pratica sardine con le cipolle. Piatto tipicamente marinaro (la cipolla era un rimedio contro lo scorbuto). Una variante può essere usare al posto delle sardine i sfogi o sfogieti (sogliole) o passarini (passere di mare). E' il piatto principale nella festa del Redentore. Secondo un'antica usanza si può aggiungere alle sardine anche uva sultanina, pinoli e cannella.

Ingredienti per 8 persone

  • 1 kg di sardine
  • 1/2 kg di cipolle(meglio un chilo)
  • 3 cucchiai di aceto bianco
  • farina bianca
  • olio, sale

Si puliscono le sardine eliminando testa, pinne e interiora. Si lavano e si infarinano. Friggerle in padella con olio bollente e salare.

In un'altra pentola far imbiondire le cipolle tagliate ad anelli con dell'olio d'oliva. Aggiungere l'aceto e lasciarle sul fuoco basso fino a quando si sia formata una specie di morbida salsa.

In una pirofila di vetro fare uno strato di sardine e uno di cipolle, uno di sardine e uno di cipolle e continuare fino a coprire tutto con le cipolle. Lasciare riposare il tutto per almeno tre giorni.